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Dettaglio di alcune decorazioni fotografiche presso il centro di cure palliative a Bolzano

“L’amore ultima parola della morte” di P.De Micheli

La proposta di Patrizia De Micheli provoca il mondo sanitario, interroga chi si occupa di cure palliative. La sfida è inserire un nuovo ruolo all’interno dell’equipe, quello dell’educatore, di chi ha la maieutica socratica nell’aiutare ogni operatore insieme alla famiglia, a vivero lo scacco della malattia giunta alla fase di inguaribilità clinica. L’obiettico allora è di riflettere insieme e tentare nel quotidiano una proposta simile di approccio significativo, per dar senso a gesti e azioni curative, a relazioni importanti, per aiutare a liberare tensioni e sofferenze e condurle all’accettazione serena del traguardo raggiunto.